Robot Journalism

ROBOT Journalism ci svela che l’agenzia d’informazione Associated Press, Yahoo! News, lo stesso quotidiano Washington Post, fin dal 2017 utilizzano l’intelligenza artificiale per scrivere decine, centinaia di loro articoli. L’uomo non è in scena, scrive la macchina. Gli articoli affidati ai “robot” – agli algoritmi – sono ad esempio quelli sui conti delle aziende oppure quelli sulle partite di basket e football americano. Il meccanismo in campo è quello del machine learning: le macchine acquisiscono e studiano migliaia di  articoli di giornalisti in carne ed ossa, per poi emularne lo stile nei loro resoconti. Tutto perfetto, dunque? Questi articoli – del tutto perfetti sul piano formale – possono risultare un po’ freddi. I cronisti-robot mancano forse di creatività, di inventiva e anche della capacità di costruzione complessa tipica del giornalismo investigativo. Sono queste le carte, dunque, che il cronista-umano deve giocare per marcare la differenza dai software dell’intelligenza artificiale. Non solo. Questo saggio illustra anche la complessa strumentazione multimediale che l’uomo deve utilizzare per costruire contenuti complessi ancora fuori dalla portata delle macchine, almeno per ora (un estratto da BOOKS.GOOGLE).

LO STUDIO
“A GLOBAL SURVEY OF JOURNALISM
AND ARTIFICIAL INTELLIGENCE” – 2019.
(LSE, POLIS, GOOGLE NEWS INITIATIVE)